Il campo per prigionieri di guerra n. 107
I campi di lavoro per prigionieri di guerra in Italia
Durante l’estate 1942, a seguito dell’evolversi della situazione militare in Libia, la necessità di coordinare la gestione dei prigionieri diventa, per il governo italiano, una vera emergenza: alla data del 1° giugno 1942, i prigionieri di guerra a carico dell’Italia sono 16.212, ma il 1° settembre 1942 sono diventati 76.706. La maggior parte dei nuovi prigionieri catturati in Libia si trova ancora nelle Terre d’Oltremare in attesa di essere portata in Italia.
L’unica soluzione che pare economicamente percorribile è quella di assegnare i prigionieri alle aziende private. In pratica, le aziende private, sotto la sovrintendenza del Ministero delle Corporazioni e delle autorità militari, si fanno carico dei costi di costruzione dei campi di lavoro. Il costo di gestione viene pagato con il lavoro degli stessi prigionieri.