Il campo per prigionieri di guerra n. 107
Il campo
Tra i campi per prigionieri di guerra italiani, il 107 è il primo a configurarsi come campo di lavoro a sostegno delle attività di aziende private. Le attività in cui sono impiegati i prigionieri sono quelle agricole della SNIA Viscosa, una delle più importanti aziende italiane dell’epoca, che tra il 1937 e il 1938 ha acquistato in questa zona una vasta quantità di terreni e iniziato la coltivazione su larga scala di canna gentile. La società ha costruito anche un grande stabilimento industriale, dove la canna viene trattata per estrarre la cellulosa destinata alla produzione di fibre tessili. La gestione di tutta l’impresa è affidata a un’azienda del gruppo creata appositamente, la SAICI (Società Agricola Industriale per la Cellulosa Italiana).
Nei dodici mesi di funzionamento il campo 107 viene visitato quattro volte dai funzionari della Croce Rossa. Le relazioni che accompagnano queste ispezioni descrivono in modo esauriente le strutture del campo e anche la vita e il lavoro dei prigionieri di guerra.
Il campo dove sono alloggiati i prigionieri di guerra si trova in un’ampia pianura a 39 piedi di altezza […] si sviluppa su un’area di 37.000 mq, ed è diviso in due zone non separate dal filo spinato. Ogni zona ha 5 edifici, quattro grandi e uno di grandezza media. Le strutture sono disposte a ferro di cavallo. Le operazioni di lavaggio e di risciacquo vengono fatte fuori, nel cortile, dove viene appesa la biancheria ad asciugare. Poco più in là è presente una casetta in pietra dove ci sono i bagni. A fianco della seconda zona ci sono due strutture grandi e alte, dove ci sono delle ampie stanze utilizzate come sale di ricreazione. Ci sono poi ancora strutture con sale, cucine, l’infermeria con il reparto di isolamento, una stanza con le docce, il calzolaio e la sartoria. Gli edifici hanno forma piacevole, sono in mattoni pieni con pavimenti di cemento. La copertura è in eternit.
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Le baracche più grandi sono alte 3,10 metri e misurano 19 metri di lunghezza per 5,60 metri di larghezza. Quelle più piccole misurano 10,40 metri di lunghezza per 5 metri di larghezza, in altezza sono identiche. Nelle baracche più grandi sono sistemati 108 posti letto, mentre in quelle più piccole i posti sono 70.
[TNA, War Office: International Red Cross and Protecting Powers (Geneva): Reports concerning Prisoner of War Camps in Europe and the Far East, «107 Italian P.O.W Terra Viscosa», relazione 1, 12 novembre 1942]
In tutte le baracche sono disposti letti a castello su tre livelli:
Le cuccette qui erano a tre altezze e Charlie [Kerse] e io fummo fortunati a prendere le cuccette in basso. Solo molto più tardi ci rendemmo conto di quanto potesse diventare soffocante e putrida l’aria delle cuccette in alto.
[MACKAY Peter Stark, A bit of time, [1978?], p. 26. Dattiloscritto fornito gentilmente dalla figlia Mairi Mackay Kirk]