Privato: Italiani in Slovenia
La SNIA Viscosa SAICI nelle foreste di Kocevie
È a questo punto che la storia industriale della SNIA Viscosa – SAICI di Torviscosa si intreccia con le vicende politiche, economiche e militari della nuova provincia “italiana” di Lubiana e in particolare dei paesi e foreste abbandonate dai Gottscheer. La SNIA SAICI è infatti interessata al legname che può essere ricavato da questi boschi per far funzionare la fabbrica di Torviscosa, dopo che il suo progetto iniziale, che consisteva nell’utilizzo della canna gentile per la produzione di cellulosa, si è dimostrato del tutto fallimentare.
Nel novembre 1941 viene costituita l’Emona – Istituto agricolo immobiliare di Lubiana, una società partecipata per 2/3 dalla Società Generale Immobiliare controllata dal Vaticano e per 1/3 dalla SNIA Viscosa. Lo scopo del nuovo Istituto è quello di acquistare e rivendere le case e i terreni agricoli abbandonati dagli allogeni tedeschi. Le foreste, invece, rimangono nella disponibilità dell’Emona e sono date in gestione alla SAICI per essere sfruttate allo scopo di alimentare lo stabilimento di Torviscosa.
Lo sviluppo del movimento partigiano mette immediatamente in difficoltà non solo il programma dell’Emona, ma la stessa sorte dell’occupazione. Nel luglio del 1942 l’esercito italiano passa al contrattacco con l’obbiettivo di rastrellare il territorio e distruggere tutte le unità partigiane presenti nella provincia di Lubiana. L’attività della SAICI diventa a questo punto funzionale alla controguerriglia: il taglio dei boschi, soprattutto lungo le arterie di comunicazione, libera la visuale e impedisce ai partigiani di nascondersi e di effettuare attacchi inaspettati.
I boscaioli lavorano sotto la sorveglianza italiana @Muzej novejše in sodobne zgodovine Slovenije (Ljubljana)
I boscaioli lavorano sotto la sorveglianza italiana @Muzej novejše in sodobne zgodovine Slovenije (Ljubljana)